Per acciuffare i play off serve ora un’impresa autentica e potrebbe non essere sufficiente. Forse, date le premesse (le prime nove sconfitte consecutive), già parlare di play off dimostra che una piccola impresa il Bakery l’ha ugualmente compiuta. Usciti sconfitti dalla sfida contro la capolista Monticelli Brusati, i piacentini sono attesi dalle difficili gare contro Marostica e Castellanza, ma dovranno monitorare anche Costa Volpino, che li precede in classifica di due lunghezze. Se questi ultimi mettessero in cassaforte due vittorie, al Bakery non sarebbero sufficienti quattro punti per partecipare agli spareggi promozione.
Per Claudio Coppeta, coach biancorosso, tutto potrà accadere solo se la sua squadra mostrerà un piglio diverso rispetto a quello di sabato scorso. «Non siamo stati quelli degli ultimi due mesi – dice – la nostra partita è stata bella soltanto sotto il profilo del punteggio, rimasto più o meno in bilico sino alla fine».
Cosa non le è piaciuto?
«L’ho già detto ai ragazzi, non siamo mai stati in ritmo gara, permettendo ai nostri avversari di avere la meglio sfruttando la maggiore fisicità e le loro indubbie capacità superiori».
Quindi non è stato soddisfatto sotto il profilo del gioco?
«Senz’altro abbiamo commesso un errore, non lavorare di gruppo, siamo stati scollati, senza un obiettivo ben definito e solo legati alle individualità, una gara disputata sempre sottoritmo. E’ poi chiaro che sia molto difficile superare una squadra come il Monticelli Brusati, dal momento che ci sono superiori sia per fisico sia per qualità tecniche».
Ora i play off sono appesi a un filo.
«Per avere qualche possibilità dobbiamo dare vita a prestazioni ben diverse da quelle di sabato scorso».
Entrare nei play off sarebbe un grande risultato.
«Sicuramente di prestigio, soprattutto considerando che in avvio di stagione siamo stati sconfitti nove volte nelle prime nove gare».
Vedendo quanto la squadra ha messo in campo nel girone di ritorno, c’è un po’ di rammarico per quell’avvio sciagurato?
«Rabbia più che rammarico. Rabbia per non essere riuscito ad assemblare velocemente il gruppo, per non essere riuscito a trovare in fretta l’alchimia adeguata. E’ poi vero che senza quelle sconfitte non sarebbe forse arrivato un giocatore importante come Bonaiuti. E poi un’altra cosa…».
Prego.
«Guardando per l’Italia si vede come ci siano tante realtà in difficoltà, io ho la fortuna di lavorare in una società seria e sana e questo sì, fa venire un po’ di rammarico perché sarebbe stato sufficiente un inizio un poco migliore per essere tra le prime otto formazioni».
Filippo Lezoli per SportPiacenza.it