Laura Cremona, l’orgoglio piacentino si racconta a Basket Rosa

COM’È INIZIATA LA TUA CARRIERA E COME STA PROSEGUENDO?
“A sei anni la mamma di un mio compagno di scuola (ex giocatrice ed Allenatrice di minibasket) ha proposto ai miei genitori di portarmi in palestra per giocare a basket nel Palazzetto di Calendasco, il piccolo paese in riva al Po nel quale vivo: così, per caso, ho cominciato e da allora non ho più smesso. Ho frequentato tutto il minibasket e, successivamente, con la mia Società ( Polisportiva Primogenita Calendasco) ho giocato nelle categorie u13, u15 e u17. Poi, nel 2012, è arrivata la prima selezione regionale con il Progetto Azzurrine, nel 2013 sono stata convocata per il Trofeo Bulgheroni a Bornio, nel 2014 per il Trofeo delle Regioni con l’annata 1999 e quest’anno per il Trofeo delle Regioni con l’annata 2000. Ad Agosto 2015 ho avuto l’onore e la grande soddisfazione di essere chiamata a partecipare al raduno della Nazionale u14 a Caorle e, successivamente, disputare il Trofeo Bam in Slovenia da capitano della nostra compagine. Attualmente mi sto preparando al Raduno della Nazionale u15 dal 6/7 a Pesaro in vista del Trofeo dell’ amicizia 2015″.

CHE COSA O CHI TI HA FATTO INNAMORARE DI QUESTO SPORT?
“Mi sono innamorata della palla a spicchi dal primo momento in cui ho messo piede in palestra; la mente e il corpo interamente dedicati al raggiungimento di un unico obiettivo: fare canestro. E poi… il lavoro di gruppo, la lettura di ciò che avviene in campo, il confronto con l’Allenatore, lo sforzo di fare sempre la cosa giusta per la squadra… ogni aspetto della pallacanestro, mi ha completamente conquistata. Tutti gli Allenatori, i compagni e le compagne di squadra, le giocatrici avversarie, le vittorie e le sconfitte, hanno contributo a farmi ammalare di basket”.

QUALI SONO I TUOI PREGI E DIFETTI IN CAMPO E NON?
“I miei pregi in campo sono: determinazione nel raggiungimento degli obiettivi, buona lettura del gioco e la capacità di sfruttare al meglio i vantaggi sul campo. Mentre i difetti sono: la difficoltà a mantenere un ritmo costante fisicamente e la capacità di reagire tempestivamente in modo positivo alle difficoltà riscontrate in campo. Nella vita di tutti i giorni sono una persona discreta, sorridente, tenace e molto disponibile verso gli altri. I miei maggiori difetti sono sicuramente la timidezza e la riservatezza”.

QUALI SONO LE TUE PASSIONI E DI CHE COSA TI OCCUPI, OLTRE ALLA PALLACANESTRO?
“Il basket è la mia vita; mi piace anche sciare e fare trekking. Mi piacciono i cani, il mare e la montagna… ho partecipato per diversi anni ad equitazione e scoutismo. Quest’anno ho iniziato le superiori e ho frequentato il Liceo Scientifico Sportivo nel quale mi sono trovata benissimo. Infine, molto tempo è per la mia famiglia… oltre ad una sorella quasi coetanea, ho anche un fratellino di 15 mesi del quale sono perdutamente innamorata. Adoro dormire”.

PERCHÉ SCEGLIERE IL BASKET?
“È un gioco di squadra dove ognuno può e deve fare la differenza. È un gioco dove la capacità di usare la testa fa la differenza; si suda, si spera, si sogna fino all’ultimo secondo e quindi insegna a non mollare mai. Un giocatore di basket con una palla e una retina appesa da qualche parte, riesce a dare un senso alla sua giornata… ovunque sia e con chiunque si trovi”. e.f.

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